Non c’è differenza possibile, tutte le guerre vanno condannate. Allo stesso modo quanto sta avvenendo sul confine tra Ucraina e Russia altro non è che l’epilogo di una guerra iniziata anni fa. Una azione i cui contorni di incertezza e destabilizzazione dell’area non si possono ancora capire, ma i cui effetti si sentono già.
Quello che è stato
Che fare, dunque?
L’Europa ha già dimostrato tutta la sua debolezza nel contrasto alla pandemia, oggi ci troviamo una crisi geopolitica a pochi passi da noi restando de facto inermi. Gas russo, armi americane e transizione ecologica con tecnologia cinese ci legano le mani da anni.
Sperando che l’escalation possa fermarsi e consentire alla diplomazia di fare il proprio corso (che oggi non c’è stato) occorre rivedere i principi fondanti dell’autonomia strategica dell’Europa.