18 gennaio: sì, no, forse?

18 gennaio: sì, no, forse?

18 gennaio: sì, no, forse? 839 1024 Stefano Aggravi

Almeno ora una data (un po’ più certa) in agenda la possiamo segnare: il 18 gennaio. Il Governo centrale, il Ministro Speranza, pare abbiano recepito le (giuste) richieste delle Regioni che prospettavano una riapertura degli impianti da sci il 18 gennaio. Eh sì, perché riavviare la macchina dello sci invernale non è cosa semplice ed immediata, come molti hanno imparato soltanto negli ultimi tempi.



Tuttavia, a fronte dei facili e ottimistici entusiasmi è bene considerare che girano anche altre voci sui prossimi tempi. Pare, infatti, che in queste ore il Governo stia valutando di modificare l’attuale assetto vigente delle colorazioni, abbassando le soglie dell’indice RT ai fini della classificazione in zona arancione e rossa delle Regioni in vista del 7 gennaio prossimo. Un’ulteriore voce parlerebbe dell’inserimento di ulteriori limitazioni legate ai weekend. 

Insomma, meglio aspettare, sicuramente fiduciosi (anche perché non abbiamo alternative se non la disperazione), di vedere cosa succederà e forse anche l’ennesima conferenza stampa sera-notturna di Conte. Una cosa in più mi preoccupa. L’avvicinarsi di metà gennaio vuol dire perdere più del 30% del fatturato tipico stagionale delle società di impianti a fune (e del relativo indotto, se non di più), cosa che rischia seriamente di pregiudicare ogni valutazione ottimistica di apertura. Molte realtà si stanno già chiedendo se valga realmente la pena aprire ora e con queste condizioni. 

Mi chiedo dunque se si vedrà qualcosa in più nel prossimo decreto ristori, dedicato ad hoc alla Montagna oppure Conte farà come al solito finta di nulla?