Che fine farà l’autonomia comunale? Senza dubbio è una domanda provocatoria, ma è giusto chiederselo. Almeno dal punto di vista politico, dato che spesso e volentieri c’è chi tanto la decanta e la rivendica. Nel corso del Consiglio Valle di ieri come Rassemblement Valdôtain abbiamo provato a rilanciare un principio per noi importante. I Comuni devono poter essere liberi di scegliere se applicare o no l’imposta (tassa) di soggiorno.
I nostri emendamenti di modifica al disegno di legge regionale n. 150 non sono stati accettati dalla maggioranza regionale. Ci spiace che non si sia condivisa l’importanza di un principio cardine dell’autonomia dei nostri Comuni. Un principio, al contrario e paradossalmente, permesso dall’impianto normativo nazionale del federalismo fiscale municipale.
Che fine farà l’autonomia comunale? Tra le nostre proposte vi erano anche ulteriori tipologie particolari di esenzione dal pagamento dell’imposta tra cui quelle a favore di: autisti di autobus e minibus; ospiti il cui pernottamento, legato ad eventi istituzionali, sia a carico del Comune interessato; malati che devono effettuare terapie e visite mediche presso strutture sanitarie pubbliche e private site nel territorio comunale ed un eventuale accompagnatore; chi assiste i degenti ricoverati presso strutture sanitarie pubbliche e private site nel territorio comunale in ragione di un accompagnatore per degente. Al contempo abbiamo proposto di limitare l’applicazione dell’imposta a 7 pernottamenti complessivi nell’anno solare per tutte quelle persone che alloggiano per periodi prolungati di tempo anche in modo non continuativo per esigenze lavorative.
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