Come ben prevedibile il mancato raggiungimento del quorum a Valsavarenche è stato letto dai più con il consueto refrain della lontananza delle istituzioni, della politica dal cittadino. Sarà sicuramente vero, come lo è il fatto che sia sempre più difficile trovare chi vuole impegnarsi nella gestione della cosa pubblica. Questo soprattutto a livello locale.
“La gente non va più a votare!”
Ma credo che liquidare il tutto così finisca, come oggi spesso succede, per nascondere una parte della realtà. Da liberale ho sempre rispettato e creduto nella valenza del foot voting e credo proprio che anche la libera scelta di non andare a votare rappresenti una forma di voto. Sicuramente il fare politica oggi è sempre più complicato, come lo sono le responsabilità degli amministratori (non parliamo poi delle retribuzioni rapportate ai rischi corsi). Ma c’è anche dell’altro.
Lo spopolamento progressivo della media montagna e la minor attrattività dell’alta valle in termini di servizi, stanno progressivamente disgregando le piccole comunità. Non è un problema da poco. Ecco dunque, ma quale ne è la soluzione? Forse è il caso di rivedere il modello organizzativo dei nostri comuni (composizione dei consigli, ruolo dei sindaci, etc.) prevedendone ulteriori forme di libera associazione e anche di fusione, ma soprattutto rivedere l’insieme delle politiche di investimento e attrattività della media montagna.
Queste sembrano parole banali e scontate, ma così è se vi pare! Prepariamoci altrimenti non soltanto a leggere del mancato raggiungimento del quorum a Valsavarenche, bensì anche a veder scomparire intere comunità dal nostro territorio.
Vuoi essere costantemente informato sulla mia attività in Consiglio Valle? Iscriviti al mio canale Telegram.