La sentenza n. 76/2021 della Corte Costituzionale focalizza l’attenzione al corretto utilizzo degli strumenti di pianificazione previsti dal Codice dell’Ambiente (vedi Piano Rifiuti) e le audizioni svolte in III Commissione hanno ribadito la necessità (per la Regione) di dotarsi di un adeguato quadro normativo funzionale a regolamentare una spinosa questione come quella dei rifiuti (vedi delle discariche, vedi dei rifiuti speciali).
Come abbiamo già più volte ribadito e chiesto (vedi l’interpellanza n. 52 del #consvda del 4 novembre scorso) è necessario comprendere come si possa oggi definire un quadro regolamentare adeguato alla vigente normativa nazionale e comunitaria, nonché coerente con la nostra realtà e le nostre potestà statutarie (non è certo la paternità della legge che conta, ma il risultato..).
Per questo motivo la questione oggi trattata dal CPEL (la proposta di legge n. 45/2021) deve necessariamente essere posta tra le priorità del nuovo anno (anche in considerazione dell’iter di revisione del Piano Rifiuti regionale) o ci troveremo nuovamente con strumenti regolamentari spuntati e quelli di pianificazione non adeguatamente “affilati”.