La legge regionale del 20 luglio 2007, n. 17 nasce a seguito dell’esperienza della crisi Tecnomec, e più in generale dalla volontà di dotare la Regione Autonoma di una norma per il sostegno alle imprese in difficoltà. Per questo motivo l’impianto normativo di allora, così come le modifiche di oggi, prendono corpo dagli Orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà (2014/C 249/01) adottati dalla Commissione europea.
Il testo della proposta di legge depositata la scorsa settimana – e mai ritirata a differenza di quanto riportato da qualche organo di stampa – è per l’appunto costruito a modifica della versione del 2007. La scelta di adottare tale modalità di presentazione è stata determinata dal fatto che in gran parte il testo vigente resta valido ai sensi degli Orientamenti europei, di fatto in vigore seppur sotto esame da parte delle Autorità comunitarie da qualche anno. Pertanto l’attività condotta è stata quella di apportare quelleintegrazioniche rendessero la legge maggiormente fruibile nel medio termine anche in considerazione delle conseguenze che l’attuale crisi porterà alle aziende.
Nello specifico sono tre i principali interventi che la proposta di legge introduce. Il primo riguarda la misura dell’aiuto temporaneo per la ristrutturazione, di fatto intermedia tra il salvataggio e la ristrutturazione tout court, con un orizzonte di intervento entro i 18 mesi. Il secondo prevede contributi a fondo perduto a copertura della spese per la definizione dei piani di salvataggio e/o ristrutturazione che, nel nuovo testo, dovranno essere obbligatoriamente redatti da soggetti accreditati ai fini della revisione legale. Questa scelta è finalizzata ad allineare la legge al vigente contesto normativo nell’ambito delle crisi di impresa, nel quale i piani aziendali (c.d. “bancabili”) sono redatti e sottoscritti da soggetti precisamente individuati. Il terzo è l’introduzione tra le fattispecie meritevoli di aiuto delle operazioni di riorganizzazione del personale volte al contenimento del costo del lavoro (quali ad esempio forme di incentivazione all’esodo, aiuti al trasferimento e/o corsi di formazione e di assistenza pratica nella ricerca di una nuova occupazione dei soggetti coinvolti).
L’attuale crisi economica, generata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 e dalle misure adottate per il suo contenimento, concentra – giustamente – l’attenzione di tutti sulle misure di immediato sostegno alle attività economiche. E’ innegabile la necessità di definire quanto prima adeguati indennizzi e aiuti che possano tamponare l’emergenza economica determinata dalle misure di lockdown applicate nel corso dell’ultimo anno. Si hanno notevoli aspettative a livello nazionale sul prossimo Decreto c.d. “Ristori 5”, mentre, chez-nous, Noi dell’opposizione è da dicembre che proponiamo al Governo regionale interventi di sostegno alle attività economiche valdostane (ma senza successo).
Occorre però considerare il fatto che quando questa – anomala e assurda – situazione si evolverà vi saranno molte realtà che, sopravvissute all’emergenza, necessiteranno di ulteriori interventi di salvataggio e ristrutturazione. Molte di queste aziende, infatti, avranno bisogno di adottare misure di natura straordinaria per scongiurare l’acuirsi della perdita di redditività ovvero il sopraggiungere – anche – del rischio di fallimento nel prossimo breve e medio periodo. E’ proprio per questo motivo che la proposta di legge è stata presentata in questo frangente.
In ultimo, è necessario considerare un ulteriore fattore contingente – non banale tra l’altro – del perché presentare ora una proposta di legge sulle imprese in difficoltà. Questa, infatti, dovrà essere notificata alle competenti Autorità comunitarie e riceverne così formale parere, nonché eventuali indicazioni di modifica.
Il percorso legislativo di questa proposta, pertanto, non sarà temporalmente immediato, ma presentata e notificata oggi finirà per inserirsi nel mezzo del dibattito che a livello comunitario si sta conducendo sulla riforma degli Orientamenti in materia di aiuti alle imprese in difficoltà (oggi aggiornati al 2014, quando la contingenza economica non era così fortemente gravata dall’emergenza pandemica). Questo aspetto potrebbe aiutare – e non poco – la futura evoluzione della proposta di legge e permettere alla Valle di avere pronto nei prossimi mesi uno strumento che potrà tornare molto utile ai nostri settori economici al fine di scongiurare la perdita di significativi livelli di capacità produttiva.