Il Marchese del Grillo così diceva nell’omonimo film e anche in tempo di crisi è sempre (giustamente) una questione di soldi. E’ notizia di lunedì che il Presidente pro tempore della Regione ha chiesto allo Stato centrale la cancellazione dei 102,8 milioni di euro del contributo a partecipazione al fabbisogno della finanza pubblica.
Una richiesta giusta che può anche compensare il fatto che alcune misure oggi prese dal Governo Conte (e che verranno prese prossimamente) non tengono conto delle Speciali (brutte, cattive e già ricche per molti).
Allora ben venga la possibilità di sospendere e/o abbuonare il contributo dei 102,8 milioni, almeno in prima battuta per l’anno in corso, al fine di poter così potenziare il budget per le prossime misure anti crisi e per le spese direttamente attinenti alla questione sanitaria (la Fase 2 è prossima, così come il pericolo di una seconda ondata epidemiologica).
Si consideri però un aspetto molto importante: quota parte dei 102,8 milioni è fatta da quell’extra gettito IMU di 32 milioni richiesto dai Sindaci valdostani. E’ giusto ed importante che quei 32 milioni restino a disposizione dei comuni, pro quota di riferimento, per le dovute necessità di “cassa”, ma anche (e soprattutto) a beneficio di esenzioni delle imposte e tributi comunali che rappresentano oggi una delle misure anti crisi più semplici ed efficaci.